Associazione Culturale Anteo
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  PROGETTI DI FORMAZIONE
   
 

LA STORIA LOCALE CUSTODE DELLA MEMORIA
DEL TERRITORIO

Introduzione
Alla comprensione dell'ambiente in cui si vive e alla formazione del senso di cittadinanza danno un contributo non secondario le conoscenze storiche e le competenze cognitive che l'insegnamento della storia può formare. Conoscere il passato costituisce una delle ragioni per non sentirsi estranei al luogo in cui si vive, creando un protagonismo finalizzato alla realizzazione di un responsabile senso di cittadinanza. Uno studio della storia calato nel territorio in cui si vive, toccando con mano i "ferri del mestiere" è un buon esempio di superamento di quell'idea di storia universale, impoverita dell'aspetto umano e di difficile comprensione delle complesse dinamiche che sono alla base di ogni evento, anche quello che apparentemente potrebbe sembrare poco rilevante. Fino a pochi anni fa, ma in certi casi accade anche oggi, gli storici accademici accusavano gli studiosi di storia locale di provincialismo: negli anni Trenta, in Francia, attraverso la rivista "Annales", ad opera di Marc Bloch e Lucien Febbre si inizia a concepire la storia come scienza sociale e non si potè più parlare di storia senza inserirla in un ambiente geografico, economico, demografico etc.. Dagli anni Trenta fino ad oggi si è sviluppato un lungo dibattito ancora aperto sulla valenza della storia locale e i suoi rapporti con la storia generale, sia per l'importanza scientifico-conoscitiva sia per quella politico-culturale.

Il progetto
Il progetto si rivolge agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e/o agli alunni del primo biennio di scuola secondaria di secondo grado. La finalità è quella, attraverso una serie di incontri, di analizzare alcuni episodi significativi di storia locale, per trasmettere la conoscenza degli eventi, gli strumenti che lo storico utilizza nella ricerca e fornire la capacità di vedere gli eventi nella loro complessità storica. Uno dei punti centrali del progetto è favorire l'incontro dei ragazzi con l'uso delle fonti, intese come aspetto imprescindibile della ricerca storica. Inoltre, attraverso un approccio diretto, si cercherà di dimostrare come sia possibile utilizzare molti tipi di fonti, anche quelle meno convenzionali. Nel caso di Rezzato è stata individuata - come oggetto del laboratorio - la fase storica della Resistenza antifascista (1943-1945) e si cercherà di affrontarne i nodi storici più rilevanti e gli ideali che hanno dato vita alla Repubblica italiana.vuole essere un piccolo tentativo di revisionare il revisionismo - come sostiene Ferruccio Capelli, Direttore della Casa della Cultura di Milano - inteso come uso politico della storia. Questo approccio ha raggiunto, ormai, anche la storia degli anni Settanta, della stagione delle stragi e della strategia della tensione, con l'apparente fine pacificatore che nasconde autoassoluzioni e rimozioni di responsabilità ben precise.

Finalità
Una delle funzioni della storia locale è quella di favorire la memoria storica. Proprio grazie a questa è possibile sviluppare un senso d'identità collettiva: una formazione culturale in grado di fornire una conoscenza storica sulla realtà locale di provenienza, sui suoi problemi e le sue peculiarità e favorire la partecipazione democratica alla società. Lo studio delle particolarità periferiche, perseguito con consapevolezza storica, non è che infatti uno sforzo di costruire una rinnovata partecipazione alla vita sociale nel proprio territorio. Inoltre l'analisi del periodo storico della Resistenza permette ai ragazzi un contatto diretto con le scelte di vita e gli ideali che animarono i partigiani, valori fondanti della democrazia e della convivenza civile.

Destinatari
Studenti della classe III scuola secondaria di secondo grado

Articolazione del progetto
Per queste informazioni di prega di contattare l'Associazione Culturale Anteo
(info@associazioneanteo.org)

Curatrice scientifica:
Dr.ssa Silvia Boffelli

 

 

 


 
Assoiazione Culturale Anteo
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